- Prima rappresentazione: 1991
- Testo originale: Sergio Cucut
- Regia: Sergio Cucut
'l pardòn del quarantasìe
Dopo una virulenta epidemia di colera che colpì duramente la Bisiacarìa, nel 1836 gli staranzanesi fecero voto di recarsi per cent'anni consecutivi al santuario insulare della Beata Vergine di Barbana, per ringraziarla e per implorare la sua intercessione affinché altre simili disgrazie non tornassero ad affliggere il loro paese. Ad effettuare annualmente il pellegrinaggio erano soltanto i compaesani di sesso maschile, onde evitare pericolose promiscuità notturne (si partiva il sabato e si rientrava di domenica). Nel dopoguerra la partecipazione fu estesa anche al "gentil sesso", con somma costernazione dei più tradizionalisti.
Isola di Barbana, 28 luglio 1946: per la prima volta viene concesso alla donne di partecipare al pellegrinaggio votivo staranzanese presso il Santuario dedicato alla Vergine. In questa piece comica si vuole ritrarre l'avvenimento in un clima tipicamente paesano, dove sacro e profano vanno a bracetto e nel quale giostrano a proprio agio personaggi a cui ogni riferimento è puramente reale. Non crea stupore quindi la misoginia dei due camarari Meni Canàt e Ciacio, gelosi custodi della tradizione ed in netto contrasto con le vedute di Toni Otia e Meto Codèta, anch'essi non più in verde età, spintisi sull'isola per motivi non propriamente spirituali. Le donne, "guidate" dalla zelante siora Gusta, si creano subito uno spazio dimostrandosi tutt'altro che spaesate dalla novità, ciò grazie al misticismo contemplativo della Maria Sanca e della Lussieta, alle spiritose battute della Lisa Taliana o alla volontà di apprendere e mettere a frutto le esperienze nel caso delle due giovani delegate Vanda e Mariuci. Non poteva mancare all'appuntamento il "mitico" padre Corrado, simpatica figura di fratacchione sensibile alla bellezza femminile, alla questua ed ai peccati di gola che riuscirà a carpire allo sventurato Giovachin una borsa ricolma di ogni ben di Dio, premio agognato dai pellegrini dopo un giorno di digiuno.
La presenza femminile, offre si ai protagonisti materiale inesauribile per punzecchiamenti e canzonature fra le parti, ma anche il pretesto per una poetica narrazione dei pellegrinaggi passati, sostenuta dai due anziani camarari per far conoscere alle due giovani delegate il vero significato del voto.
Alla fine, dopo una giornata densa di schermaglie dialettiche e bonarie, la raccolta del santonego fatta in batela nei circostanti isolotti, contribuirà a portare la pace e l'armonia in seno al caratteristico gruppo.
Michele Rossi
Personaggi ed interpreti
- Vanda
- Mariucci
- Meni Canàt
- 'l Ciacio
- Meto Codèta
- Toni Òtia
- Giovachin Luca
- Padre Corrado
- Gusta
- Lussièta
- Maria Sanca
- Lisa Taliàna
- Chierichetti