- Prima rappresentazione: 1985
- Testo originale: Tristan Bernard
- Regia: Sergio Cucut
L'ardente artigliere
Sofia, una giovane servetta piuttosto ingenua, presta servizio in casa della vedova Tontaine, severissima professoressa di liceo. Dopo che la padrona si è ritirata nella propria camera, Sofia fa entrare segretamente in casa il suo innamorato, l’artigliere Gamarè, per il quale ha preparato una romantica cenetta. Lo scaltro ed opportunista artigliere, tra un boccone e l’altro, dichiara tutto il proprio amore alla bella cameriera. All’improvviso la vedova Tontaine, avendo udito un po’ di trambusto, scende nel salotto. L’artigliere si nasconde in un armadio e la cameriera, sgridata dalla signora per l’ora troppo tarda, è costretta ad abbandonare il campo. La navigata vedova scopre, con finta sorpresa, Gamarè chiuso nell’armadio. Inizia tra i due una schermaglia amorosa in cui Gamarè, sfoderando tutta la sua dialettica, dichiara l’ardente desiderio di possedere la donna, mentre la vedova, atteggiandosi a donna altera e sostenuta, finge di difendere strenuamente il proprio onore. Il furbo artigliere non avrà bisogno di ulteriori lunghi discorsi per sedurre l’ancora piacente padrona di Sofia.
Presente all'interno dello spettacolo Il letto che scotta.
Personaggi ed interpreti
- Vedova Tontaine
- Sofia
- Gamaré