• Prima rappresentazione: 1982
  • Testo originale: Anton Cechov
  • Regia: Sergio Cucut

Nella Banca di Prestiti e Crediti della città di N. ci si accinge a festeggiare il quindicesimo anniversario di fondazione.

Il vanesio Andrèj Andrèevič Šipučin, presidente di detta Banca, ha predisposto tutto alla perfezione per celebrare degnamente la ricorrenza: ha delegato il vecchio impiegato Kuz’ma Nikolàevič Chirin, brontolone insopportabile, misogino arrabbiato ed un po' troppo amante della vodka, di scrivergli la relazione da leggere all’assemblea riunita, ha provveduto a far lucidare tutte le maniglie e gli ottoni, ha costretto il personale ad indossare cravatte alla moda, si è persino comperato di tasca sua una costosa anfora d’argento da farsi donare al cospetto del personale tutto e dei membri della direzione in segno di (auto)stima.

Tutto è pronto, tutto è perfetto. Arriva però improvvisa e inattesa la visita della giovane, petulante moglie di Šipučin, Tat’jana Aleksèevna, per mettere al corrente l’illustre marito degli ultimi melodrammatici pettegolezzi e ad importunare gli impiegati con fare civettuolo. Come ciò già non bastasse a turbare l’ordine tanto faticosamente costituito, una vecchiaccia lagnosa e tremendamente tenace, tale Nastas’ja Fëodorovna Merčutkina, riesce ad intrufolarsi al cospetto del vanaglorioso direttore per implorarne i favori in nome del marito disoccupato.

La deputazione ufficiale munita di anfora d’argento e discorso celebrativo, arrivata per glorificare l’operato del presidente, si troverà di fronte un’imbarazzante visione: Chirin, esasperato dal ciarlare delle donne, le rincorre infuriato minacciandole di morte e letteralmente stracciando loro di dosso brandelli di abiti; Šipučin, annichilito e ormai profondamente scosso nella psiche, biascica filastrocche infantili con lo sguardo perso nel vuoto.

Personaggi ed interpreti