- Prima rappresentazione: 2001
- Testo originale: Fabio G. Cucut
- Regia: Fabio G. Cucut
Na piaza piena de recordi
Cosa succede quando, aprendo un vecchio baule, tra polverose cianfrusaglie prive di alcun valore, salta fuori anche una piccola, preziosa serie di immagini che raccontano della vita e della storia di una comunità? Cosa può succedere quando una piccola compagnia di teatro, appartenente a quella comunità e abituata a portare in scena fresche trame di vita quotidiana ispirate ai “bei tempi andati”, riunitasi in una fredda sera d’autunno apre, trepidante, la vecchia scatolina dimenticata e si mette a curiosare tra quelle fotografie un po’ sbiadite? Non può che nascere, prorompente, la voglia di allestire una breve, improvvisata “cornice”, fatta di altre immagini, di luci, di suoni e voci, per cercare di narrare - evocando - come doveva essere questo nostro paese cinquanta, sessanta, settant’anni or sono.
A corredo di quelle immagini, stinte nell’emulsione ma ancora così vivide nell’aver saputo cogliere - fulminee - irripetibili frammenti di vita quotidiana, minuscole, semplici schegge di umanità, s’accompagnano le voci della nostra piccola patria bisiàca: poeti e narratori di semplice e rustica vena, che hanno cantato il grande, ruvido cuore di questo lembo terraqueo stretto tra Carso e mare, cinto da Isonzo e Timavo.
Personaggi ed interpreti
- Voce fuori campo
- Il presentatore
- Una passante
- La dicitrice di poesie
- La prima lettrice
- Il primo lettore
- La seconda lettrice
- Il secondo lettore