• Prima rappresentazione: 1998
  • Testo originale: Alan Ayckbourn
  • Regia: Maurizio Boscarol

Cinque sono i quadri che compongono questo originale lavoro del drammaturgo inglese Alan Ayckbourn. Cinque scene che si collegano a incastro come gli anelli di una catena, con personaggi che affrontano i loro guai personali con un'ipocrisia che maschera un disagio molto più profondo. Ogni atto lega un personaggio al successivo, e l'intero lavoro regala allo spettatore un variegato spaccato della vita della classe media - quella (la nostra!) che più ha da perdere di fronte a certe amare verità della vita.

È proprio dal contrasto fra la catastrofica perdita delle certezze, dei ruoli assodati, e l'ostinato tentativo di negare questa perdita, irrigidendosi su copioni ormai svuotati di ogni significato, che si regge il divertimento di un lavoro arguto, insolito, che non sacrifica l'umorismo (nero) alle ragioni di un'aspra satira di costume.

Pensato per essere recitato da soli cinque attori (diventati dieci nel nostro allestimento) Confusioni rappresenta anche una sfida di Ayckbourn agli impresari che non amano molto gli spettacoli di atti unici. Eccone serviti ben cinque, imprevedibilmente legati da tema e personaggi, a spaziare fra diversi stili teatrali: dal teatro dell'assurdo, a quello realista, a farse di situazione e d i movimento. Avvezzo a sfide teatrali spesso vinte, Ayckbourn non dimentica le esigenze del palcoscenico, riuscendo sempre a rendere godibili per il pubblico lavori dai quali pure traspare una precisa vena critica nei confronti dei ceti medi inglesi e, ultimamente, della società dello spettacolo.

Personaggi ed interpreti