- Prima rappresentazione: 2004
- Testo originale: Sergio Cucut
- Regia: Sergio Cucut
Che cúbia
Ester, la bella ed intelligente figlia dei coniugi Sarasìn, a causa della sua balbuzie, conduce una vita molto riservata, trovando solamente comprensione nell'amica Flora, figlia della "bigotta" famiglia Strassarél. Naturalmente i suoi genitori danno molto peso al difetto della figlia, che, seppur dotata fisicamente, potrebbe compromettere possibili incontri di natura sentimentale. Un bel giorno però un sempliciotto, l'impresario edile Cirillo Castracàn, da tempo infatuatosi della splendida ragazza e che la segue in ogni dove, si presenta in casa Sarasìn con la scusa di eseguire alcuni lavori. Nel bel mezzo del colloquio con i genitori giunge inaspettatamente Ester che, come al solito, vorrebbe evitare imbarazzanti incontri; ma padre e madre la precedono, lasciandola sola con l'impresario. Il giovane le dichiara apertamente i suoi sentimenti, cosa che lei non disdegna affatto e addirittura ad un certo momento, pervasa da un'intensa emozione, come d'incanto risolve la propria balbuzie senza quasi accorgersene. Accorrono i genitori che rimangono talmente allibiti dell'accaduto da non credere ai loro occhi. Si conclude quindi con un lieto brindisi, accompagnato da canzoni popolari del luogo, per festeggiare l'inconsueto avvenimento e la felice unione della coppia.